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Lettera aperta dei pendolari Roma-Cassino

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    Posted: 28 Maggio 2012 at 14:23
Disservizi Aprile  – Maggio 2012

Gentile Assessore, Egregio Direttore, purtroppo siamo nuovamente qui a scrivere dei problemi della FR6 e con molto rammarico constatiamo che ultimamente ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. 
Questa mattina (22 maggio 2012) l’ennesimo disservizio a il carattere di paradossale: alle ore 06.00 la stazione di Cassino era gremita da circa 200 pendolari in procinto di recarsi a Roma. Il treno 3356 in partenza per Roma era presente al binario 5 ma “chiuso” e senza alcun personale. 
Dopo qualche minuto con la gente che aumentava, ci si è chiesti cosa fosse successo. Qualcuno ha provato a chiedere al Capostazione e con grande stupore gli veniva risposto che il treno 3356 era “soppresso”. Ora ci chiediamo: ma le informazioni le dobbiamo chiedere noi o sarebbe più opportuno che ci venissero fornite “corrette” e in tempi accettabili?  E’ giusto che alle ore 6.44 circa dalla stazione di Ceccano abbiano chiamato l’Aproca per sapere cosa fosse successo al 3356? Cioè 44’ minuti dopo che a Cassino abbiamo saputo che era “soprresso”? E’ questa la “corretta” informazione che dobbiamo subire? 
Nel caso specifico infatti c’è un pullman  della Cotral che parte da Cassino alle ore 06.00 per Roma (Anagnina) e che ha “salvato” almeno alcune persone. 
Ma ancora più assurdo è che collegandosi al sito www.viaggiatreno.it di Trenitalia che monitora il traffico ferroviario giornaliero si scopre che oggi il treno 3356 non è stato “soppresso” ma è arrivato a Termini alle ore 8.44 con 49’ di ritardo. Cioè è partito alla stessa ora del treno 3358 ed è arrivato alla stessa ora 8.44 a Roma Termini. Se questi dati sono veri, allora Le porgiamo il presente quesito: “Oggi la Regione Lazio pagherà sia il treno 3356 che il treno 3358? Perché stante le informazioni pubblicate su internet i due treni in realtà è uno solo (a meno che non si possa viaggiare sullo stesso binario con due treni nello stesso momento). Ovvero, applicherà le penali per “soppressione” del treno 3356? 
Questo è solo la punta dell’iceberg dei disservizi  che stanno interessando la FR6 Roma-Cassino (e forse, sarebbe meglio ribattezzare Roma-Colleferro). Le discutibili scelte della modifica dell’orario dei treni avvenuta qualche anno fa, ha “ottimizzato” solo il tratto Roma-Colleferro andando  a peggiorare in modo significativo il tratto Ciociaro. 
Dall’istituzione dei treni regionali di tipo “RV – Regionale Veloce” (con 4/5 fermate intermedie) , i tempi di percorrenza sono passati dall’ora e 34 minuti per Roma-Cassino agli attuali un’ora e 52 minuti, con identiche fermate. Addirittura si è modificato  l’offerta aggiungendo ad un “Regionale Veloce” la fermate di Valmontone e peggiorando la percorrenza  totale di 12’. Praticamente i tempi che impiegavano qualche anno fa i “Regionali” con ben oltre le 10 fermate. Infatti quasi tutti i “Regionali Veloci” percorrono il tratto Ciampino-Zagarolo praticamente a passo d’uomo per la presenza di un “Regionale” che precede.  
Ultimamente i “Regionali Veloci” accusano quasi sempre ritardi inaccettabili o soppressioni. Il tutto condito dall’assurdo silenzio da parte di Trenitalia che non da informazioni adeguate in tali ambiti ma si chiude in un silenzio rigoroso. Si assiste, quasi quotidianamente a modifiche di orario con i “Regionali Veloci” che diventano “Regionali” e così facendo si ignorano del tutto le esigenze di chi deve percorrere tutta la tratta.  
Anzi dopo le parole del Dott. Battisti – Direttore  Internazionale della Divisione Passeggeri e della TAV, ci sentiamo ancora più sconcertati ed abbandonati visto che lo stesso pensa di collegare Frosinone con Roma in soli 45’. Ma adesso quando impiega il treno? Un’ora!!! Si un’ora dopo che l’orario è stato “allungato” tra Ciampino e Roma e tra Ciampino e Colleferro. Noi, sappiamo fare i conti e conosciamo purtroppo cosa vuol dire “allungamento”, quindi dire di ridurre di 15’ la percorrenza tra Roma e Frosinone sulla linea tradizionale significa: 
• Rivedere le decisioni prese qualche anno fa con cui i treni provenienti dai Castelli hanno precedenza sui treni della FR6 per il tratto Ciampino-Roma; 
• Ritornare ai tempi di qualche hanno fa quando i “DIRETTI” impiegavano esattamente 45’ minuti per Roma-Frosinone e 1 h e 40’ per Roma-Cassino effettuando 10 fermate. 
Attualmente i treni “Regionali Veloci” da 4 / 5 fermate impiegano di fatto 1 h e 50’ per Roma-Cassino. 
• Il treno 3356 qualche anno fa partiva alle ore 06.03 ed arrivava a Roma Termini alle ore 7.45. 
Attualmente lo stesso treno ,con le stesse fermate, parte alle ore 5.57 ed arriva alle ore 7.55. 
Però a Ciampino arriva alle ore 7.30 circa 25’ per  fare Ciampino-Roma! E questo è miglioramento? Ci spiace, ma le istituzioni sono fortemente distaccate dai veri problemi. 
Ignorano totalmente i problemi e le esigenze dei pendolari (nel nostro caso). Ignorano soprattutto le proposte (a costo zero) per il miglioramento del servizio. Ciò è supportato dai fatti politici di questi giorni. 
Lo stesso Dott. Battisti, secondo quando riportato sul sito  www.teleuniverso.it ha dichiarato che il suo “obbiettivo è quello di ridurre i tempi di percorrenza da Roma a Napoli di 50’ rispetto ai 70’ di oggi”: ma Dott. Battisti lo sa che da Cassino a Roma (e quindi 90 km. Prima di Napoli) arriviamo a Roma in 150’!!! altro che 70’. Forse si sarà confuso con la TAV che NON ferma (ma secondo noi non è impossibile. E’ Trenitalia che non vuole!)
Apprendiamo con dispiacere che l’assessorato bolla come miglioramento del trasporto ferroviario 
l’istituzione del Roma-Fiumicino con nuove carrozze, che lo stesso sia stato portato al binario 24 per evitare di dover percorrere a piedi i circa 400 metri della stazione Termini, che sullo stesso verranno attivai i tornelli. E ancora che è migliorato l’incide di gradimento su detto treno da parte prevalentemente di stranieri. Ebbene, questi miglioramenti non incidono sui pendolari, sulla gente che “vota”, che viaggia tutti i giorni sui treni, che tutti i giorni deve viaggiare con carrozze scomode, farsi i 500 metri di Termini, viaggiare senza aria condizionata, con soppressioni non annunciate, senza alcuna informazione (e quando c’è a volte non è corretta)  in caso di eventi eccezionali. Queste persone vorrebbero vedere miglioramenti. Sono stufe di sentire proclami sempre disattesi, promesse mai realizzate (per esempio  le medie distanze promesse da Trenitalia un anno fa e mai inserite sulla Roma-Cassino). Desidererebbero cioè poter recarsi al lavoro in condizioni accettabili, percorrendo la tratta 138 Km. In un’ora e mezza massimo (si impiegano 50’ per raggiungere Roma da Cassino via autostrada). 
Si riepilogano gli ultimi eventi degni di nota con la richiesta di un cortese cenno di riscontro: 
• 22.05- 2496 (RV) – 8’ di ritardo; 
• 17.05 – 7497 (RV) – 51’ di ritardo; 
• 15.05  - 2499 (RV) – 30’ di ritardo; 
• 14.05 – 2496 (RV) – 55’ di ritardo; il treno era talmente pieno che la gente ha dovuto attendere il treno 7492 (RV) anch’esso in forte ritardo. 
• 10.05 – 2496 (RV) – 30’ di ritardo; 
• 27.04 – 3363 (R) 30’ di ritardo per un cavo a penzoloni; 
NON ABBIAMO ALTERNATIVE (INTERCITY, EUROSTAR, ecc.) che ci possano migliorare le condizioni di viaggio. Da Cassino si utilizzano prevalentemente i treni di altre Regioni (pagando il profumato METREBUS) per avere un viaggio in tempi un po’ più accettabili. La Regione Lazio non ha fatto nulla dal 2005 per migliorare la FR6 in termini di tempi di percorrenza. Anzi i treni della Campania (quelli Veloci) sono stati soppressi e ci sono rimasti SOLO i treni da 2 h e 20’. Ma secondo voi un “cliente” potrà mai scegliere un treno che per fare 138Km impiega oltre le 2 ore? Ma allora perché non si riesce a diversificare l’offerta offrendo un sistema metropolitano per Roma-Colleferro ed un sistema “Veloce” per la Ciociaria senza fermate nel tratto romano? 

Gentile Assessore, nonostante la nostra mail alla Vs. attenzione del 25 gennaio 2012 e la vostra richiesta di chiarimenti a Cotral S.p.a. (nr. Prot. 107/2012 del 25 gennaio 2012) si continuano a verificare la variazione di percorso non autorizzate. 
Questa situazione, continua ad essere insostenibile oltre che fonte di continui motivi di tensione tra viaggiatori, infatti come già detto nelle precedenti comunicazioni ogni giorno si verificano episodi in cui avvengono discussioni e già diverse volte solo la presenza di appartenenti alle FF.PP. ha evitato che le semplici discussioni degenerassero in qualcosa di più grave. 
Occorre precisare che il motivo di tale situazione è dovuto al fatto che sempre da Roma Anagnina alle 17.30 parte per Frosinone un autobus che però  viene fatto uscire al casello di Anagni e pertanto viene sistematicamente disertato dai viaggiatori perché giudicato non adatto e, quelle stesse persone salgono sul bus diretto a Cassino e che viene fatto uscire sistematicamente al casello di Frosinone. 
Inoltre, sovente, per il servizio Roma/Frosinone con uscita al casello di Anagni viene utilizzato un mezzo del tipo bipiano, quindi oltre alla beffa anche un danno economico, in quanto un autobus con capienza più che sufficiente per garantire un servizio viaggia praticamente vuoto, mentre contemporaneamente si costringe un’utenza a sopportare un disservizio, accampando come scusa il fatto che non si possono lasciare a terra dei passeggeri ma bisogna comunque portarli a casa.  
Ci chiediamo a questo punto, allora perché la stessa cosa non vale per i viaggiatori diretti a Cassino, perché se un pendolare di Cassino, ad esempio che perde l’ultimo autobus, con lo stesso spirito finora descritto non può dirottare un bus diretto a Sora o Frosinone, facendolo passare per Cassino?
Da ultimo il fatto che tale situazione danneggia principalmente le persone anziane che si recano al policlinico di Tor Vergata, infatti consci del fatto che difficilmente al ritorno riusciranno a salire sul bus per Cassino, come accaduto purtroppo troppo spesso, o se saliranno dovranno affrontare un viaggio in piedi, preferiscono recarsi alla stazione di Roma Termini con la conseguenza di dover impiegare almeno un’ora e mezza per arrivare a destinazione e poi sobbarcarsi un ulteriore viaggio di due ore con il treno per Cassino (salvo confrontarsi con i disservizi e le problematiche già descritte nella prima parte di questa lettera), e tutto questo grazie alla miope organizzazione di una società che non si interfaccia in primis con la Regione Lazio e evita accuratamente ogni dialogo con le Associazioni di pendolari che tanto potrebbero offrire al miglioramento del servizio a costo zero.
Chiediamo ancora una volta di pretendere risposta dal Cotral S.p.a, sorda ad ogni nostra richiesta, e di pari passo chiediamo alla Regione Lazio di valutare a questo punto alcune nostre proposte che non richiedono esborsi economici ma sicuramente vista la già difficile situazione economica potranno far risparmiare soldi pubblici, la prima è, vista l’attuale situazione, di rendere “diretta” la corsa per Frosinone che attualmente passa per Anagni ma che viaggia da Roma “vuota” e parte alle ore 17.30 da Anagnina, in modo da poter soddisfare le esigenze di tutti e modificare l’orario di partenza della corsa per Cassino dalle 17.30 attuali alle 17.15 come era in origine e di cui tale cambio di orario non è stato concertato né con la Regione Lazio né con le Associazioni che rappresentano i pendolari.  
Perché mai nè Trenitalia (negli ultmi anni) nè Cotral né tantomeno la Regione Lazio ha ascoltato le richieste dei pendolari per un fattivo miglioramento del servizio pubblico? 
Noi non ci ricordiamo da anni una richiesta di incontro. 
Certi di un suo intervento e  in attesa di un Vs. cortese riscontro. 

A.P.Ro.Ca. 
Associazione Pendolari Roma Cassino


Edited by redazione - 28 Maggio 2012 at 14:27
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