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Pendolarismo e stress

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    Posted: 26 Gennaio 2010 at 15:02

Gent.ma Direzione Regionale di Trenitalia del Piemonte,

Scrivo al vostro indirizzo una mail di reclamo, in quanto il sistema informatico sul sito di trenitalia attualmente (ore 11.03 del 26 gen 2010) non funziona.
Forse sarà una mail lunga, ma vi prego di leggerla fino in fondo. 
Sono un giovane lavoratore che fa il pendolare, ogni giorno, dalla stazione di Tortona (AL) alla stazione di Torino Porta Nuova, viaggiando circa 4 ore al giorno per andare a lavorare. 
Nelle ultime settimane il treno del mattino (il n. 2880 che passa da Tortona alle 06.24 viene soppresso SISTEMATICAMENTE almeno 2 volte alla settimana, senza spiegazioni scritte (nè in stazione, nè su internet) e senza spiegazioni verbali (biglietterie, capotreni e addirittura l'ufficio reclami di torino porta nuova... non sanno niente). 
E' stata allestita una navetta sostitutiva che porterebbe i passeggeri fino ad Alessandria, in modo che gli stessi possano prendere i treni da lì. Sembrerebbe una soluzione ottima... peccato che la navetta è quasi sempre in ritardo e la soluzione alternativa di trenitalia alla soppressione del treno, costa ai Tortonesi (circa 30) e alle altre stazioni prima di Alessandria (un altra decina di pendolari) quasi un'ora di ritardo a lavoro. 
Le implicazioni ulteriori sono tantissime. 
Potrei raccontarvi di quella mattina che ho svegliato mia moglie per chiederle di accompagnarmi ad Alessandria in macchina in modo da guadagnare tempo. C'erano -7 gradi. Insieme abbiamo dovuto grattare il parabrezza e correre come pazzi in auto nella nebbia per raggiungere un buon treno che non mi facesse arrivare tardi a lavoro... Ce l'ho fatta, ma quello stesso treno si è poi fermato prima della stazione del Lingotto per 50min ed io sono comunque arrivato tardi.
Potrei raccontarvi di quante telefonate di uomini d'affari ho sentito che disdicono appuntamenti a causa dei ritardi... di studenti che hanno appuntamenti importanti con i loro professori, ma che devono disdirli... di impiegati che hanno terminato le ore di permessi non retribuiti... insomma, potrei veramente scrivere un poema. 
Qual'è il mio reclamo? 
1) Innanzitutto la trasparenza. Com'è possibile si abbia il coraggio di sopprimere sistematicamente un treno, lasciando quaranta lavoratori completamente all'oscuro di tutto, senza nessuna informazione o dichiarazione sui motivi e sulle intenzioni della direzione. 
2) Il treno 2880 verrà abolito o no? Vi rendete conto di come rendete difficile la vita di quaranta lavoratori? Vi rendete conto che ogni decisione che prendete influisce in modo pesante sulla vita dei vostri clienti? Vi rendete conto della responsabilità che avete? Non solo verso i lavoratori e la loro salute mentale (voi non avete idea dello stress che si respira sulle carrozze) ma anche verso la società: i ritardi SI RIPERCUOTONO SULLA QUALITA' DEL LAVORO oltre che sulla qualità della vita. Sul treno 2880 VOGHERA-TORINO viaggiano centinaia di lavoratori. Sapete un ritardo di mezzora o un'ora costa alla produttività delle aziende torinesi? 

Alcuni colleghi pendolari affermano che tutte queste soppressioni sono dettate da mosse politiche. Alcuni pensano che le dichiarazioni coraggiose della giunta piemontese e la decisione di aprire un bando di gara europeo per la gestione delle tratte piemontesi, abbiano spinto trenitalia a praticare delle politiche di disturbo ai pendolari per farli insorgere contro la regione. Questo dimostrerebbe l'appello dei lavoratori di trenitalia fatto ai pendolari per convincerli a protestare contro la giunta (ho conservato il volantino che è stato distribuito a porta nuova quel giorno).
Non so se sia vero o meno, ma vi dico una cosa... Io sostengo questa giunta e l'attuale presidente, che continuerò a votare alle prossime elezioni
regionali. Nonostante i soldi stanziati in passato, non siete capaci di gestire i trasporti ferroviari e finalmente abbiamo trovato una giunta che si è schierata dalla parte dei cittadini... Se dovesse essere vera questa voce che gira fra i pendolari, sappiate che io continuo a essere dalla parte della Bresso nonostante i problemi che state creando a noi pendolari. Non mi arrenderò mai al sistema iniquo che avete creato (e sono certo di non essere l'unico) e continuerò a sostenere tutti coloro che avranno il coraggio di contrastare la vostra politica vergognosa.

Tornando al motivo percui vi scrivo... le nostre ferrovie sono arretrate e i pendolari piemontesi, anche quelli che usano l'AV sono angariati, stressati e PRESI IN GIRO. I miei soldi sono veri... sono dati al momento giusto... non trovo scuse inutili per non darli, eppure il servizio che pago non vale niente ed è offerta da una società che non è seria. Per me è già difficile fare 230 km al giorno per andare a lavorare, ma con voi è davvero un inferno. Non ho nessuna intenzione di avere un esaurimento nervoso o qualsiasi altra malattia dovuta allo stress, per colpa vostra. Perciò vi chiedo... anche se riderete sulla mia pia illusione che questa mail serva a qualcosa... di CAMBIARE POLITICA. DI TRATTARE MEGLIO I VOSTRI CLIENTI, MA SOPRATTUTTO... di non sopprimermi definitivamente il treno 2880.

Vi prego

Vostro esasperato, disperato e affranto

dott. Santoro Silvano

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