(IPM) - 14/04/2009 - Si è concluso a Firenze, con la sosta presso la stazione di Firenze Campo di Marte, dal 27 al 30 marzo il viaggio del Treno Verde 2009, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzata con il contributo di Italgest Energia Pulita, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi, giunta quest’anno alle ventesima edizione. L’obbiettivo principale della storica campagna è stato quello di promuovere una cultura maggiormente sostenibile, educando i cittadini ad adottare piccoli accorgimenti quotidiani che possono aiutare l'ambiente, ridurre gli sprechi e risparmiare energia. Il convoglio composto da una carrozza attrezzata per conferenze, tre carrozze attrezzate per mostra, un bagagliaio di servizio ed un carro pianale per il trasporto del laboratorio mobile dell'Istituto Sperimentale di RFI, in oltre un mese di viaggio, ha fatto tappa in sette grandi città italiane: Napoli, Taranto, Pescara, Verona, Alessandria, La Spezia e Firenze. Gli spazi espositivi del Treno Verde sono distribuiti in tre carrozze, dedicate ai temi di maggiore “rilievo ecologico”, con l’idea, come recita lo slogan di questa edizione, di “Un mondo tutto attaccato”, da difendere globalmente e con consapevolezza. Nella prima carrozza si affronta l’argomento della mobilità sostenibile, resa possibile attraverso scelte virtuose, come privilegiare per gli spostamenti il trasporto pubblico ed in particolare quello su rotaia, uno dei vettori più rispettosi dell’ambiente. Si prosegue quindi passando dal “pensare globale” all’“agire locale”; nella seconda carrozza infatti, si spiega il meccanismo dell’effetto serra ed i vantaggi delle energie rinnovabili. In questa carrozza tutti i visitatori possono toccare con mano, con l’aiuto di modellini e plastici interattivi, le cause dei cambiamenti climatici e scoprire come sia possibile produrre energia pulita partendo dalle risorse naturali. Attraverso alcune termografie, elaborazioni fotografiche in grado di rilevare le temperature superficiali delle pareti, si scoprono i problemi legati alla dispersione di energia, al fine di mostrare come individuare quali sono gli edifici rispettosi dell’ambiente a bassa dispersione di calore.
Nell’ultima carrozza si spiega infine come effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti,come smaltirli correttamente ed i vantaggi della raccolta differenziata. Vengono illustrati anche alcuni metodi per ridurre gli sprechi, ad esempio attraverso l’uso di lampadine a risparmio energetico e dei rompigetto per i rubinetti dell’acqua.
In ogni tappa sono stati effettuati inoltre monitoraggi sulla “qualità dell’aria” e sui livelli di rumore attraverso le rilevazioni condotte dal Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e,attraverso convegni ed incontri a bordo del treno verde, sono stati affrontati a livello territoriale i problemi legati al traffico e all’emergenza smog incentivando gli amministratori a trovare soluzioni concrete, efficaci e continuative in tema di mobilità sostenibile, di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento.
I risultati delle Misurazioni del Treno Verde non sono molto incoraggianti: nonostante le piogge che in alcune delle città toccate dal treno verde hanno contribuito ad abbassare l’inquinamento atmosferico, resta ancora alto l’allarme smog e preoccupante la concentrazione delle polveri sottili. Nelle sette città monitorate dal laboratorio mobile dell’istituto sperimentale di RFI e dall’equipaggio del Treno Verde è stato registrato almeno un giorno di sforamento da polveri sottili. Il primato negativo spetta alla città di Alessandria dove le analisi di legambiente hanno rilevato addirittura 173 μg/m3 e 121 μg/m3 su un limite massimo consentito di 50μg/m3. Seguono, nella classica negativa delle polveri sottili, Napoli, Taranto e Verona dove su due rilevamenti in ciascuna città uno supera di oltre il doppio il limite di legge. Alessandria, Napoli e Verona risultano fuorilegge per le polveri sottili anche dai rilevamenti del laboratorio di RFI e risultano aver già oltrepassato la soglia dei 35 giorni di superamenti consentiti in un anno, come anche Firenze. Va leggermente meglio nelle città di Pescara e La Spezia anche se restano critiche le condizioni dell’aria in alcune zone di queste città. Per quanto riguarda gli altri inquinanti, i valori rilevati risultano sempre entro la norma, fatta eccezione per Napoli, unica città a far registrare elevatissimi superamenti di benzene, inquinante la cui concentrazione è strettamente collegata all’intenso traffico veicolare. Dati fortemente negativi arrivano anche dal monitoraggio effettuato sui livelli di inquinamento acustico. Le sette città raggiunte dal Treno Verde sono immerse nel rumore. Le misurazioni effettuate hanno rilevato infatti una eccessiva rumorosità sia diurna che notturna, sempre ben oltre la norma prevista dalla legge. In alcuni casi, come a Pescara e Napoli, si registrano picchi di inquinamento acustico con superamenti del limiti di legge che vanno oltre i 10 decibel. Spazio infine, ad ogni tappa, anche al consueto “trofeo tartaruga” gara tra bicicletta, autobus, automobile a gpl e scooter, dedicato al tema della mobilità urbana
“Legambiente, con la ventesima edizione del Treno Verde – dichiara Lucia Venturi, segreteria nazionale Legambiente – è tornata a sensibilizzare i cittadini sulle forti criticità che mettono in ginocchio il nostro Paese, primo fra tutti l’emergenza smog che addirittura continua a crescere in alcune città italiane. Trasmettere ai cittadini la consapevolezza dell’immediata urgenza di cambiare direzione non basta, Legambiente si è rivolta, e continuerà a farlo, alle amministrazioni locali affinché attivino immediate politiche territoriali in grado di combattere l’inquinamento atmosferico e che rendano più vivibili le città anche in chiave di mobilità urbana. Da anni Legambiente propone l’ampliamento delle ztl, la protezione delle corsie preferenziali, piste ciclabili protette, car sharing, car pooling, intermodalità, parcheggi di scambi e potenziamento dei mezzi pubblici a basso impatto ambientale, ma dalle fotografie scattate in questa edizione del Treno Verde è evidente che ancora non è stato fatto abbastanza. Non sono mancati esempi virtuosi, ma bisogna insistere, e in questo senso ci rivolgiamo sia ai cittadini che alle amministrazioni, guardando all’inquinamento atmosferico e acustico come due delle piaghe maggiori delle nostre città. E’ compito dei sindaci incentivare ad esempio forme di trasporto alternative all’automobile e buona abitudine dei cittadini utilizzare l’auto solo quando strettamente necessario. Per questo ci auguriamo, che l’esperienza estremamente positiva del Treno Verde sia il punto di partenza che permetta alla città di cambiare direzione nel minor tempo possibile.”
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