Cinquantadue anni di assenza, 5 anni di lavori e il tram torna nuovamente protagonista della mobilità fiorentina con l’inaugurazione, seppure sotto tono e senza grandi cerimonie, della linea T1 da Scandicci a Santa Maria Novella. Un regalo di San Valentino che Firenze dona ai suoi cittadini come auspicio per una mobilità più agevole, rapida ed ecologica.
Una scommessa vinta seppur con molte difficoltà, legate sia ai lunghi tempi di realizzazione, quasi 1900 giorni contro i mille preventivati, sia alle grandi proteste ed opposizioni della politica e dei comitati civici.
Ma nonostante tutto, alle 6.30 del 14 febbraio 2010, il primo tram in servizio regolare si è mosso dal deposito di Villa Costanza dando il via ad una nuova era. Anche Firenze ritorna ad essere annoverata tra le città tranviarie, in attesa di poter ampliare la sua rete con la realizzazione delle due linee progettate, T2 e T3 che dovranno collegare rispettivamente il centro con l’aeroporto di Peretola e con Careggi. Ma la modifica del tracciato nella zona centrale del Duomo e il lungo contenzioso con il Governo ha fin'ora ritardato l'avvio dei lavori di almeno un anno e rischia di escludere l'intero quartiere dal servizio tranviario.
La linea T1 è lunga 7,4 km e conta 14 fermate, VILLA COSTANZA (Scandicci), DE ANDRE' – Ciliegi, RESISTENZA – Pantin, ALDO MORO, NENNI - TORREGALLI - Lupi di Toscana, ARCIPRESSI - Ronco Corto, FEDERIGA – Foggini, TALENTI, BATONI, SANSOVINO, PAOLO UCCELLO – Arno, CASCINE – Olmi, PORTA AL PRATO – Leopolda - Parco della musica, ALAMANNI STAZIONE - Santa Maria Novella. I tram coprono l’intero percorso in 23 minuti.
Tutte le fermate sono dotate di ampie banchine, coperte in parte da pensiline e dotate di sedili e di illuminazione propria, attrezzate con display che segnalano i tempi di attesa, altoparlanti, emettitrici di biglietti e telecamere di sorveglianza.
Lungo il percorso da Scandicci a Firenze interamente in sede protetta, rialzata di circa 5 centimetri rispetto alla carreggiata della viabilità ordinaria e delimitata da cordoli alti non più di un marciapiede, le vetture percorrono viale Moro, viale Nenni e il quartiere dell'Isolotto. Dopo aver incrociato piazza Paolo Uccello oltrepassano il fiume Arno con un nuovo ponte ed entrano nel Parco delle Cascine lungo via Stendhal e viale degli Olmi. Passata Porta al Prato giungono in via Alemanni dove è previsto il ricongiungimento con il percorso della linea 2 fino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.
Per permettere ai fiorentini di conoscere e appassionarsi al “nuovo” mezzo di trasporto, la prima settimana di esercizio sarà completamente gratuita, mentre durante tutto il primo mese di esercizio la linea funzionerà dalle 6.30 alle 21.30 con una frequenza di circa 8 minuti. Inoltre il servizio tranviario sarà affiancato all’attuale servizio ATAF, che viene modificato, a partire dal 14 febbraio, solo per quanto riguarda gli attestamenti di Santa Maria Novella, così da agevolare l’interscambio tra tram, bus e ferrovia.
Dal fine marzo la tramvia entrerà a regime coprendo il servizio dalle 5 di mattina all’1 di notte, con una frequenza di 3,5 minuti nelle ore di punta, 6 minuti in quelle di morbida e 12 minuti nelle ore notturne. Per utilizzate il tram sarà necessario essere muniti di regolare titolo di viaggio Ataf&Li-nea.
La giornata inaugurale ha visto una grande partecipazione di cittadini, oltre 40mila i passaggi registrati, incuriositi e desiderosi di provare il tram. Le cerimonie ufficiali si sono sdoppiate con una doppia partenza, la prima dal deposito verso Firenze con a bordo il sindaco di Scandicci Simone Gheri, e l’altra dalla stazione di Santa Maria Novella verso Scandicci, con il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il presidente dei Ataf Filippo Bonaccorsi.
Soltanto alle 13, dopo aver sperimentato il tram, le due rappresentanze si sono incontrate presso il capolinea fiorentino, per il viaggio «ufficiale». Con loro anche gli ex sindaci Giorgio Morales, Mario Primicerio e Leonardo Domenici, il presidente della Regione Claudio Martini, l’assessore regionale Riccardo Conti e il presidente della Provincia Andrea Barducci.
“Basta con le polemiche - ha commentato il sindaco di Firenze Matteo Renzi - ora la tramvia è una realtà e dobbiamo farla funzionare al meglio ma da domani chiederemo ad Ataf, come Comune di Firenze, di andare a cercare le responsabilità: chi ha sbagliato deve pagare”.
"E' un momento importante per le due città - ha detto a sua volta il sindaco di Scandicci - ed è un pezzo determinante per la riorganizzazione del sistema dei trasporti di tutta l'area".
“La cosa parla da sé e mette a tacere tutto" ha invece dichiarato il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, indicando la folla che si accalcava al capolinea.
I mezzi di Firenze sono gli ormai conosciuti e diffusi tram modello Sirio costruiti dall'Ansaldo-Breda di Pistoia. Lunghi di 32 metri, possono trasportare 250 passeggeri, di cui 50 a sedere e vantano anche un record europeo, quello dei posti per disabili, quattro in ogni carrozza, contro una media di due.
Attualmente escluse invece le biciclette. Un controsenso visti i percorsi ciclabili che incrociano la linea in più punti, anche se il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi ha confermato che si sta già lavorando a trovare una soluzione: “Attualmente i nostri convogli non prevedono lo spazio, ma in futuro stiamo pensando di concedere l'accesso nei giorni festivi, almeno per le ore di morbida”.
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