Anche Taranto avrà la sua metropolitana leggera che con un percorso di diciannove chilometri che si svilupperà principalmente lungo i binari militari in disuso attorno al secondo seno del mar Piccolo collegherà il quartiere Paolo VI al resto della città jonica.
Un progetto che prevede un intervento finanziario di circa 98 milioni di euro, coperti per il 60% dallo Stato e per il 40% dalla Regione attraverso le risorse dei fondi FAS.
E’ un esempio concreto dei risultati che si riescono ad ottenere grazie alla sinergia e collaborazione tra periferia e centro. In questo caso tra l’Amat di Taranto, guidata dal presidente Giuseppe Casatello, che a tempo di record ha rispolverato e riadattato il progetto presentato nel 2004 e la Regione Puglia, che in un gruppo di proposte per le quali richiedere i finanziamenti, Ferrovie del Gargano, prolungamento della metropolitana di Bari e appunto la metropolitana di Taranto, l’ha prescelto indicandolo al ministero delle Infrastrutture come prioritario.
Il progetto completo è fatto di due infrastrutture. Una, lunga quasi 14 km rappresentata dalla linea ferroviaria militare attualmente esistente attorno al Mar Piccolo, con partenza dalla pineta Cimino, passaggio intermedio a Nasisi e arrivo al Paolo VI. Qui sarà costruito ex novo un percorso di 5 km ed un capolinea intorno al quartiere. Il collegamento sarà garantito da cinque convogli a cassa doppia lungo sette le fermate, una a Cimino, cinque nell’abitato di Paolo Sesto, una alla Motorizzazione. La linea inoltre si integrerà e servirà perfettamente il nuovo ospedale San Raffaele del Mediterraneo, il Politecnico, l’Università, Corte d’appello, uffici comunali. Nessuna ulteriore fermata intermedia è per ora prevista perché non c’è utenza lungo il tracciato, ma nulla impedirà che dei semplici marciapiedi possano essere realizzati a seconda di nuove esigenze.
Presso il capolinea di Cimino verrà inoltre realizzato un parcheggio di scambio, incluso nei progetti già finanziati di Area vasta, per raggiungere il centro della città.
Gli stessi binari utilizzati per questo stralcio di metropolitana hanno un tracciato che consentirà, in una seconda fase del progetto, il collegamento con San Giorgio mentre altri sfioccamenti del percorso sono programmati verso Martina Franca, mediante il sistema delle Ferrovie del Sud-Est, e in direzione di Talsano.
L’assessore regionale Michele Pelillo ha sottolineato che “la Regione ha fatto la sua parte dimostrando attenzione costante verso Taranto, ora rimane la decisione del governo. Tutto il si sistema tarantino dovrebbe ora adoperarsi per raggiungere lo scopo del finanziamento statale”. Secondo il vice sindaco Cervellera “tutto si sposterà al Paolo VI e l’area del mar Piccolo diventerà il cuore pulsante del la città”. Il sindaco Stefàno ha osservato che la metropolitana contribuirà a migliorare l’ambiente e la viabilità e che il contributo fornito da tutti gli Enti locali ha di fatto evidenziato appieno il ruolo che la ferrovia metropolitana, considerata nel suo intero sviluppo già delineato nello Studio di Fattibilità, può svolgere per l’infrastrutturazione trasportistica dell’intero territorio tarantino.
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