Trambus vince anche nello sport. Fedele Bellusci conquista il titolo intercontinentale IBF dei superleggeri. L'incontro, disputato ieri sera presso il Palabianchini di Latina con diretta Rai Sat Sport, ha visto il pugile italiano incrociare i guantoni con il favoritissimo olandese di origine domenicana Cristian Frias. "The Gladiator", come viene soprannominato Bellusci, ha condotto un incontro praticamente perfetto, dominando l'avversario dalla prima all'ultima ripresa e imponendo al match un ritmo tale da disorientare Frias e costringerlo a colpi non proprio ortodossi, come la testata che alla quinta ripresa è costata al pugile romano una profonda ferita all'arcata sopraccigliare destra, o il richiamo subito dall'arbitro Argiolas nell'ottavo round per aver colpito Bellusci dopo il break. L'unico momento di paura è arrivato durante l'ultimo round, quando, ormai sicuro della vittoria, Bellusci ha abbassato la guardia concedendo a Frias, detto il "Cobra", l'opportunità di sferrare due ganci sinistri che hanno fatto tremare i tanti tifosi al seguito del pugile italiano. Il verdetto finale ha visto i giudici Tagliamonte e Montella jr. decretare la vittoria del "Gladiatore romano" col punteggio di 120 a 107 (mentre per il giudice Bianco si aveva un più contenuto 118 a 109) e nominare Fedele Bellusci nuovo campione intercontinentale IBF nella categoria dei superleggeri.
Bellusci ringrazia i colleghi Trambus. Al termine dell'incontro, con la cintura stretta tra le mani, Bellusci ha ringraziato i colleghi Trambus, accorsi numerosi al Palabianchini di Latina per sostenerlo durante il match. Partecipazione resa possibile proprio grazie all'impegno dell'azienda che, per l'occasione, anche in considerazione della distanza dalla capitale e dell'orario di svolgimento del match, ha deciso di mettere a disposizione dei dipendenti interessati all'evento uno degli autobus della flotta Trambus.
Bellusci in Trambus. Fedele Bellusci, 31 anni, è nato a Roma e da un anno lavora presso le officine di Trambus a Magliana come operaio, professione che svolge fin dall'età di 17 anni quando, dopo aver perso il padre a 5 anni, rimane orfano per l'improvvisa scomparsa della madre. Per i colleghi e l'azienda riserva parole d'affetto: "In azienda mi trovo benissimo. Ho un bellissimo rapporto con tutti, che per me sono come una famiglia. Il sostegno ricevuto prima e durante l'incontro dai colleghi e dall'azienda è stato impagabile. Trambus ha persino messo a disposizione un autobus per permettere a tutti di raggiungere il palazzetto di Latina. Non è facile dividersi tra lavoro e sport professionistico, d'altronde questo è uno sport che non consente i ricavi dorati del calcio. Ciò che mi ha spinto alla conquista di questo titolo, infatti, non è stato certo il denaro, ma il coraggio e la rabbia accumulata nella vita. Dal 2002, dopo 60 incontri disputati da dilettante, sono passato tra i professionisti, continuando a mettere lo stesso impegno tanto nel pugilato quanto sul lavoro". Il neo campione è atteso a via Prenestina 45, nella sede centrale di Trambus, dove sarà ricevuto dal presidente Raffaele Morese per le congratulazioni.