(IPM) - 04/06/2009 - Torna a nuova vita il “vecchio trenino” del Vesuvio con la premiazione dei vincitori del “Concorso internazionale per la progettazione preliminare della nuova ferrovia del Vesuvio” avvenuta lo scorso 28 maggio presso Villa Favorita ad Ercolano alla presenza del Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, dell’assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta e del sindaco di Ercolano Nino Daniele. Il concorso, indetto dall’Ente Autonomo Volturno ed al quale hanno partecipato 6 importanti studi internazionali di architettura, ha rappresentato la partenza dell’iter per la realizzazione di un collegamento su ferro per il vulcano, atteso da oltre 50 anni, da quando nel 1955 venne chiusa la storica ferrovia che collegava Pugliano con la stazione inferiore della funicolare del Vesuvio.
I 6 progetti presentati sono stati valutati da un’apposita Commissione valutatrice, costituita dall’ing. Sergio Negro (Presidente), Dirigente dell'Assessorato regionale ai Trasporti, dal prof. Ugo Leone, ordinario di Politica dell’Ambiente all’Università di Napoli “Federico II”, dal prof. Riccardo Viganò, Docente di Economia aziendale e Metodologie quantitative d'azienda presso l'Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”, dal prof. Joao Ferreira Nunes, Architetto del Paesaggio e Docente presso l'Instituto Superior de Agronomia dell'Universidade tecnica di Lisbona, e dal prof. Agostino Nuzzolo, Ordinario di Pianificazione dei Trasporti presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma “Tor Vergata” insediatasi lo scorso 21 marzo. Vincitore del concorso è risultato il progetto presentato dall’ ATI composta da Ricci & Spaini Srl + 3TI Progetti Italia Srl + IGEAM Srl + STUDIO EU GBR, con sede a Roma, che oltre ad aggiudicarsi il premio premio di 100mila euro ha avuto l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva della nuova ferrovia del Vesuvio. Seconda classificata è stata l’ATI capitanata dalla Global di Gomes Da Silva, che si è aggiudicata il premio di 60mila euro, mentre al terzo, con 69 punti, si è classificata la Sintagma, vincitrice del premio di 35mila euro. Il progetto vincitore denominato "Il trenino rosso del Vesuvio", è stato redatto con l’obiettivo del recupero e dell’integrazione, con modalità ecosostenibili, del tracciato della vecchia ferrovia chiusa nel 1955. Il collegamento è stato pensato non soltanto come infrastruttura al servizio del Parco del Vesuvio ma, soprattutto, come direttrice di collegamento trasversale del territorio, dalla fascia costiera a quella più interna fra il Monte Somma e il Vesuvio, e come potente occasione di riqualificazione dei paesaggi urbani e naturali attraversati. Soluzione necessaria per migliorare la qualità ambientale dell’area minata quotidianamente dall’utilizzo del vettore su gomma, attualmente unico collegamento per raggiungere la sommità del Vesuvio. Attraverso la ferrovia si potrà quindi imitare la congestione veicolare diminuendo contestualmente l’inquinamento acustico ed atmosferico. Il nome del progetto, “Trenino Rosso del Vesuvio” ,è stato scelto per richiamare la simbologia del Vulcano: come un lapillo di lava incandescente il nuovo trenino scenderà dalle pendici del vulcano ttraverso un itinerario attraverso le meraviglie del parco naturale del Vesuvio. La nuova funicolare prevede un tracciato lungo complessivamente di 3.725 metri con cinque stazioni. Sia la linea che le stazioni sono caratterizzate da strutture architettoniche essenziali,con le stazioni che saranno protette solo da una pensilina in vetro rosso, con strisce di silicio amorfo con cellule fotovoltaiche integrate, che di notte si illumina restituendo l’energia accumulata durante il giorno e rivela con il bagliore la linea della nuova ferrovia da lontano.
Oltre alla copertura luminosa, tutte le stazioni saranno funzionalmente autonome, dotate di scale ed ascensore per permettere l’accesso anche ai portatori d’handicap, tornelli di controllo e biglietteria. La stazione di partenza sarà situata a quota 245,25 metri sul livello del mare nell’edificio della “Cook”, utilizzato fino al 1955 come centrale elettrica e rimessa vetture della ferrovia del Vesuvio. Dopo anni di abbandono l’edificio è stato acquistato nel 2004 dall’Ente Parco Vesuvio ed è attualmente in corso di restauro. L’edificio,oltre alla nuova stazione di partenza della funicolare ospiterà un museo ed un ristorante-bar con terrazza panoramica che permetterà di godere della splendida vista del Golfo di Napoli. Nei pressi della stazione verrà realizzato anche un ampio parcheggio di scambio con un terminal per i bus turistici ed un albergo,inserito nella vicina cava, da 89 stanze. La stazione di Canteroni sarà realizzata con una struttura che permetterà un ridotto impatto ambientale. Inoltre una serie percorsi la collegheranno ad un belvedere e ad un’ area pic-nic. Il parcheggio verrà realizzato sistemando dei terrazzamenti. La stazione dell’Osservatorio, posta nei pressi della storica struttura voluta nel 1841 per volere di Ferdinando II di Borbone, sbalzerà sul paesaggio sottostante, per evitare qualsiasi sbancamento. Le piccole attrezzature previste sono la piazzola belvedere, l’area pic-nic ed un piccolo parcheggio a servizio dell’osservatorio. Dalla stazione di Tirone,penultima prima dell’arrivo, avrà inizio il percorso di discesa in Canopy - Sky Trekking, disciplina sportiva che viene spesso affiancata agli itinerari scientifici di conoscenza dei parchi in ambienti vulcanici e che attira un considerevole flusso di appassionati e neofiti. Un sentiero permetterà di raggiungere il piazzale su cui si affaccerà la struttura di accoglienza degli sportivi. Il percorso per la discesa a valle di Canopy-Sky Trekking, che arriva fino alla stazione Cook, segue il tracciato ferroviario intrecciandolo e distanziandosi a seconda della panoramicità dei tratti e delle emozioni che possono essere ricavate da questo tuffo nella natura del vulcano. Due Vulcani, situata ad un’altitudine di 830 metri sul livello del mare, è la stazione più alta nonché punto di arrivo della nuova funicolare. Nei pressi della stazione,situata nelle vicinanze della strada provinciale n.19, sono previsti un bar ristorante panoramico ed un impianto per il ricovero delle vetture Il tempo di percorrenza da capolinea a capolinea sarà di 22 minuti,mentre per arrivare da una stazione all’altra si impiegheranno circa 5,5 minuti.
L’investimento complessivo per la realizzazione dell’impianto è stimato in 63,7 milioni di euro, la metà dei quali sarà assicurata da fondi della Regione; l'altra metà delle risorse necessarie sarà invece messa a disposizione dai privati attraverso la procedura del project financing. Dopo la progettazione definitiva, che si concluderà entro quest'anno, sarà bandita una nuova gara, con la quale verrà scelto un concessionario, cui saranno affidate la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione dell'infrastruttura. Secondo il cronoprogramma stimato i lavori dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2010 per concludersi nel 2014. La nuova funicolare però, non ha nulla a che vedere né con la storica funicolare del Vesuvio immortalata anche nelle note della celebre canzone “Funiculì Funiculà” aperta il 6 giugno 1880 e chiusa a seguito dei danni provocati dall’eruzione del 1944 e che raggiungeva la sommità del cratere del Vesuvio,né con la seggiovia in funzione dal 1953 al 1984, ma ricalca parte del percorso della storica ferrovia a cremagliera che da Pugliano, nei pressi della Stazione di Resina della Ferrovia Circumvesuviana raggiungeva dopo un percorso di circa 7 Km la stazione inferiore della funicolare del Vesuvio e che venne chiusa nel 1955 a seguito dell’apertura del collegamento stradale. La speranza ora è che il programma dei lavori venga rispettato e che non accada come la precedente funicolare progettata del 1981 i cui lavori vennero iniziati ma ben presto abbandonati per non essere più ripresi
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