Fonte: Comune di Roma - Link
www.comune.roma.it
Approvate dalla Giunta capitolina, e presentate in Campidoglio, le linee d'indirizzo del "Piano strategico della mobilità sostenibile" (PSMS). Il piano sarà discusso con i Municipi, la Provincia, la Regione, il Ministero delle Infrastrutture, le associazioni di categoria e i cittadini. Hanno illustrato le linee del piano il sindaco Alemanno e gli assessore Marchi (Mobilità), De Lillo (Ambiente), Ghera (Lavori Pubblici) e Corsini (Urbanistica).
Obiettivo generale del piano, un nuovo assetto del sistema romano dei trasporti in grado di garantire "mobilità, sicurezza e salute". Dunque più trasporto pubblico su ferro e gomma, traffico più fluido e tempi di percorrenza ridotti, meno inquinamento atmosferico e acustico, rilancio del piano parcheggi (soprattutto ai nodi di scambio), più sicurezza e qualità di mezzi e infrastrutture, tutela dei beni artistici-archeologici-ambientali, più rispetto delle regole.
Le due principali linee d'azione: una di medio-lungo periodo, che comporta una nuova architettura del sistema della mobilità, con nuove infrastrutture di trasporto pubblico e privato; l'altra sul breve-medio periodo, che riorganizzi e razionalizzi il sistema esistente.
Tra gli interventi di lungo periodo previsti: potenziamento rete ferroviaria metropolitana e regionale; trasformazione delle stazioni ferroviarie della città in nodi di scambio treni-metropolitana-autobus; completamento linee metro C e D; automazione integrale delle linee metro A e B; nuovi "corridoi di mobilità" pubblica; nuovi parcheggi di scambio; anello tramviario intorno al centro storico; nuovi anelli stradali, ponti e sottopassi; completamento Lungotevere; estensione complanari al GRA; ampliamento pedonalizzazione centro storico.
Tra i programmi a breve periodo, invece: riorganizzazione trasporto pubblico su gomma; revisione regole (Ztl, piazzole di sosta per scarico merci, due ruote, nuovo piano bus turistici e pullman); miglioramento del traffico agendo su semafori, attraversamenti, incroci ecc.; completamento "corridoi della mobilità" avviati e redazione piano per i "corridoi" futuri. E ancora: più tram, prolungamenti metro, piani particolareggiati del traffico su scala municipale.
Per saperne di più, vedi le schede sul piano a lungo periodo e a breve-medio periodo.
Tra le prospettive, anche lo sviluppo del piano triennale della sicurezza stradale per ridurre gli incidenti stradali nella Capitale: sono in fase di chiusura le gare per installare 25 nuovi autovelox nei punti maggiormente a rischio della città.
La vera novità del piano strategico, è stato sottolineato nel corso della presentazione, sta nell'approccio "sistemico" con cui si è affrontato il tema della mobilità sostenibile, considerando ogni aspetto e tenendo conto dell'esistente. Con l'ambizione – ha detto il sindaco Alemanno – di "liberare i cittadini dal sequestro quotidiano nelle proprie autovetture e sui mezzi di trasporto".
Quanto, in particolare al centro storico, il sindaco ha sottolineato che "alla pedonalizzazione si arriverà con scelte tecniche e una precisa strategia, per fare in modo che non risulti solo un divieto per i romani, ma un'opportunità".
Nota di commento della redazione Fa piacere constatare che il sindaco di Roma e i suoi assessori hanno deciso di non gettare all'aria le esperienze avviate dalle giunte precedenti continuando ad investire nella mobilità, rispolverando a volte dai cassetti dove erano stati relegati anche progetti "insoliti" in passato scartati per difficoltà oggettive o contrasti di vario genere. Sicuramente importante la programmazione a breve termine, che vede nella maggior parte dei casi il completamento dei cantieri e dei progetti voluti ed avviati da qualche anno dalle precedenti amministrazioni, come le nuove linee di metropolitana B1 e C, la progettazione della linea D, i corridoi della mobilità e il tram 8. Necessita invece di maggiori spazi di riflessione e sicuramente importanti correzioni il piano a lungo termine. Infatti il pensiero che ci ha attraversato leggendo il piano è il rischio di un non corretto utilizzo degli ennesimi soldi pubblici per realizzare opere e infrastrutture di minimo impatto funzionale per la mobilità romana. |
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