Prende il via lunedì 11 giugno a Milano la prima fase del progetto sperimentale della chiusura anche in uscita dei tornelli in metropolitana. Un piano volto ad un maggiore controllo dei viaggiatori per contrastare ulteriormente l’evasione tariffaria.
Da lunedì 11 giugno, infatti, è programmata la chiusura dei tornelli in uscita in quattro stazioni delle linea M1: Duomo, Pagano, Loreto, Amendola. Il tempo di chiusura verrà applicato nell’ampia fascia oraria che va dalle 9,30 alle 16,30, per poi estendersi successivamente.
Al momento dell’uscita, i passeggeri che si troveranno con un biglietto scaduto o non corretto, per esempio un biglietto urbano utilizzato su tratte extra urbane, potranno regolarizzare il proprio viaggio attraverso i distributori automatici situati all’interno della linea dei tornelli.
Il personale ATM sarà presente nelle quattro fermate per assistere i passeggeri, 70 persone complessivamente con il riconoscibile gilet blu per indirizzare i clienti. Personale ad hoc anche per gestire il flusso in uscita dei possessori di biglietti cartacei, ancora emessi da altri operatori di trasporto pubblico, per i quali è predisposto un varco dedicato.
Il piano delle stazioni coinvolte in questa fase e in quelle successive è stato studiato dai tecnici ATM sulla base delle rilevazioni dei flussi e dello spazio necessario per il deflusso dei passeggeri dalle banchine e tra le scale e i tornelli.
Per testare il servizio si procederà per fasi successive: dopo le prime settimane di test, nelle stesse fermate di Duomo, Pagano, Loreto e Amendola della M1, l’orario di chiusura dei tornelli in uscita verrà esteso e coprirà tutte le fasce orarie del servizio di metropolitana.
A seguire, è prevista la fase 2, con il coinvolgimento nella sperimentazione anche della linea M2 dalle 9,30 alle 16,30 nelle quattro stazioni di Centrale, Gioia, Vimodrone, Cologno Centro. E ancora, la fase 3 sulla linea M3 con le cinque fermate di Porto di Mare, Corvetto, Sondrio, Duomo e San Donato, secondo le stesse modalità di orario.
Questa operazione, che mira a tutelare tutti i passeggeri regolari e rientra nel più ampio impegno di lotta all’evasione tariffaria, non prevede costi aggiuntivi per l’azienda, poiché tutta la rete dei tornelli è già dotata di un sistema predisposto alla chiusura anche in uscita.
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