L'alba del 2 maggio ha regalato un brusco e fumoso risveglio per il trasporto pubblico romano, in modo particolare per le linee del centro storico servite dai minibus elettrici. Un vasto e generalizzato incendio divampato verso le 5 della mattina ha infatti recato gravissimi danni al deposito Atac di Trastevere/Porta Portese a Roma, distruggendo completamente 30 minibus elettrici di nuova generazione.
Quando i pompieri sono giunti sul luogo dell'incendio, le fiamme divampavano su un area di circa mille metri quadri. Ci sono volute due ore, otto squadre al lavoro, per domare le fiamme.
Disagi per le linee di minibus 116, 117, 119 e 125, dove vengono impegnati i bus elettrici andati distrutti nell’incendio del deposito di Trastevere. Atac, d'intesa con Trambus e l'assessorato alla Mobilità del Comune di Roma, hanno stabilito la rimodulazione del servizio prevedendo l’utilizzo sulla linea 117 di vetture IrisBus Europolis Cacciamali, più capienti anche se non a trazione elettrica, e la modifica di una parte dell'itinerario in direzione di piazza del Popolo. Attuata quindi una deviazione da via degli Annibaldi per via Cavour, via Panisperna e via Milano e da lì sul percorso normale. I bus quindi non transitano in via del Boschetto, con la soppressione delle fermate “Serpenti/Cavour” e “Boschetto” sostituite rispettivamente dalle fermate “Cavour/Annibaldi” e “Milano” quaranta metri dopo via Panisperna. Invariato il percorso in direzione di piazza San Giovanni in Laterano.
Garantito inoltre il mantenimento del servizio delle linee le linee 116 (parcheggio del Gianicolo – Porta Pinciana); 119 (piazza del Popolo – piazza Venezia) e 125 (via delle Mura Portuensi – Trastevere) con l'utilizzo di mezzi elettrici Mercedes Sprinter ZEV, Fiat Scudo e BMB Zeus e un rafforzamento delle frequenze per sopperire alla scarsa capienza dei veicoli impegnati.
L'incendio oltre a distruggere completamente i bus elettrici, ha danneggiato gravemente l'intera struttura di ricovero dei mezzi, l'unica a Roma ad essere predisposta per la ricarica elettrica, I veicoli superstiti sono stati indirizzati alla rimessa della Tuscolana, in attesa dei lavori di restauro dei locali andati in fiamme, attualmente sigillati per le indagini necessarie a stabilire la natura dell'incendio. Compito difficoltoso, come spiegano i vigili del fuoco in quanto le operazioni per accertare le cause dell'incendio e da dove è partito l'incendio sono più difficili quando l'incendio è generalizzato come in questo caso.
Al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, nè il cortocircuito provocato da un mezzo lasciato in carica nè, tanto meno, quella dolosa.
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