(IPM) - 15/09/2008 - Aria di novità per i tram diretti a Termini, con un nuovo capolinea in piazza dei cinquecento in corrispondenza delle uscite della metropolitana e dai capolinea dei bus, banchine di fermata sicure e riqualificate al pari dei marciapiedi in via Gioberti, via Manin, via Amendola, via Manin, via Cavour e via Farini. Infine, un collegamento ideale con il possibile futuro prolungamento del tram Otto a piazza dei Cinquecento.
E’ questo il futuro che tra circa un anno caratterizzerà il nuovo capolinea delle linee tramviarie 5 e 14 in via Giolitti, in corrispondenza dell’uscita laterale della stazione ferroviaria.
Attualmente le vetture, da via Napoleone III girano su via Gioberti e si fermano in via Amendola, da dove ripartono percorrendo via Manin e via Farini. Il progetto prevede invece il totale riassetto della circolazione dei tram in arrivo dalla Prenestina. I tram infatti termineranno le corse in via Giolitti, dove arriveranno percorrendo via Farini e via Manin. Le corse di ritorno, invece, transiteranno in via Cavour per poi prendere via Farini e proseguire verso Porta Maggiore su via Napoleone III.
La nuova sistemazione permetterà ai passeggeri uno scambio più agevole con la stazione ferroviaria e, cosa ancora più importante, con la metropolitana di Roma. Grazie ad alcune modifiche alla circolazione sarà possibile liberare via Gioberti dal passaggio delle vetture tranviarie, a loro volta liberate dal quotidiano traffico veicolare, che transiteranno in via Manin.
Inoltre tutta l’area compresa tra via Giolitti, via Cavour, via Farini e via Gioberti sarà riqualificata grazie al completo rifacimento dei marciapiedi e della sede stradale mettendo in sicurezza i percorsi pedonali e gli attraversamenti. Percorsi tattili, scivoli agli incroci e banchine di fermata realizzate secondo i più moderni accorgimenti consentiranno all’utenza diversamente abile una completa accessibilità.
L’impatto dei cantieri sarà ridotto al minimo grazie all’impiego delle più avanzate tecniche costruttive, salvaguardando così il tessuto socio-economico del quartiere e la sua vivibilità. L’intervento, infatti, verrà realizzato senza interrompere il servizio tramviario.
I lavori, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dal Comune di Roma per un importo complessivo di 5.812.000 Euro e affidati da Atac Spa a Seap Costruzioni Generali Spa, il cui termine è previsto per il prossimo 31 agosto, si avvalgono di tecnologie avanzate. “Una risorsa essenziale - ha affermato l’assessore capitolino alla mobilità, Sergio Marchi – per garantire il minor disagio possibile ai cittadini nel rispetto dei tempi”.
Un risultato che sarà ottenuto grazie alla TPL3000, una macchina “sollevatrice-cingolata-semovente” che permette di assemblare in contemporanea, e trasportare sulla futura sede tramviaria, ben quattro blocchi di cemento armato che costituiscono il cosiddetto “tappeto”, ossia la base su cui sono ancorati i binari.
IPM - IlPendolareMagazine © www.ilpendolare.it