(IPM) - 07/08/2009 - Migliorare la vivibilità delle stazioni e dare più sicurezza a chi deve spostarsi quotidianamente con i treni. E’ l’obiettivo della Giunta Regionale del Lazio che lancia il progetto di sicurezza e riqualificazione di 75 stazioni su tutto il territorio regionale e che vede già impegnati 55 milioni di fondi POR 2007 - 2013. Via libera dunque alla realizzazione di bandi in project financing per le aree che la Regione ha preso in comodato d’uso secondo quanto stabilito dal protocollo d’intesa dell’aprile 2008 sottoscritto dalla Regione Lazio e da Rfi-Ferrovie dello Stato.
Gli interventi prevedono in primo luogo l’installazione di sistemi di protezione e sicurezza (colonnine SOS e videosorveglianza), l’illuminazione e la sistemazione delle aree interne ed esterne con particolare attenzione alle nuove tecnologie. Tra le priorità ovviamente spicca il miglioramento dei servizi alla clientela anche con la promozione di attività non strettamente legate al servizio ferroviario, come bar, asili o esercizi commerciali. Dopo i sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi della Direzione Regionale Trasporti, sono state, infatti, individuate aree in cui nasceranno attività commerciali e servizi pubblici aperti anche fino a tarda sera. Le stazioni diventeranno così presidi funzionanti tutto il giorno, luoghi di aggregazione che rispondono all’esigenza di integrare il più possibile le stazioni nella vita dei centri abitati; non solo luoghi riservati a pendolari e viaggiatori occasionali, ma anche a disposizione di persone impegnate in diverse attività.
A tale proposito è prevista l’integrazione di sistemi informativi e interattivi, con la possibilità di beneficiare di postazioni wi-fi, mentre per il funzionamento delle attrezzature sarà garantito da impianti a basso impatto ambientale, con l’uso di pannelli fotovoltaici solari, o altri sistemi energetici alternativi. Fonti di energia rinnovabile che saranno affiancati da altri sistemi ecocompatibili che prevedano, ad esempio, il recupero delle acque piovane o l’uso di materiali riciclati.
Il progetto include anche la presenza di presidi della Protezione civile con postazioni di 118 nelle stazioni di Pianabella di Montelibretti (FR1) Palombara-Marcellina (FR2), S. M. delle Mole (FR4), Pavona (FR4), Anzio (FR8).
Individuate anche le stazioni di particolare pregio storico o architettonico per le quali sono previsti interventi di restauro e consolidamento strutturale delle parti degradate e l’eliminazione o sostituzione delle aggiunte architettoniche senza qualità. L’apertura dei primi cantieri è attesa entro dicembre 2009.
“Le stazioni ferroviarie tornano finalmente a vivere e si fanno luogo di aggregazione sociale – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Franco Dalia - Ai presidi di sicurezza che installeremo si aggiungono attività commerciali e sociali che restituiscono queste aree alla comunità e, allo stesso tempo, né fanno luoghi ancora più sicuri. Anche attraverso questi interventi restituiamo ai cittadini del Lazio il diritto alla mobilità e un servizio più decoroso”.
Oltre agli interventi per rinnovare e ridare una nuova vivibilità alle stazioni, una delle priorità della Giunta regionale è lo sviluppo di una mobilità sostenibile non solo attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie, ma anche incrementando le infrastrutture necessarie all’integrazione tra modi. Sono stati infatti approvati gli iter per a progettazione e la realizzazione di 26 parcheggi afferenti ai nodi di scambio a servizio delle stazioni, con l’obiettivo di consentire e soprattutto favorire l’integrazione del traffico veicolare privato con quello pubblico su gomma e ferro. Per l’attuazione del Programma è già prevista una copertura finanziaria complessiva di 33 milioni e 600 mila Euro di fondi POR 2007 - 2013. Sulla base di un’indagine sulle aree ferroviarie da destinare a nodi di scambio, la Direzione Regionale Trasporti ha individuato un elenco prioritario di aree da adibire agli interventi che porteranno in totale alla realizzazione di circa 4 mila posti auto. La stessa Direzione si occuperà dei provvedimenti attuativi del Programma, garantendo la realizzazione degli interventi entro i termini di finanziamento previsti. Tutti i lavori dovranno essere appaltati entro dicembre 2009. Da gennaio 2010 previsto il via ai primi cantieri.
“In tempi di crisi continuiamo ad aprire cantieri garantendo lavoro e potenziando le infrastrutture del nostro territorio – ha aggiunto Dalia - l’intermodalità resta alla base della cura del ferro. I nodi di scambio liberano i centri storici dei comuni dalle auto e, soprattutto, favoriscono le possibilità di rinunciare al mezzo privato garantendo l’accesso al trasporto ferroviario. Un agevolazione per lavoratori e studenti, un vantaggio per l’ambiente e un aiuto economico indiretto alle famiglie”.
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