(IPM) - 07/08/2009 - Partiranno alla fine di luglio i lavori per la riqualificazione del capolinea tranviario di piazzale Flaminio e per la riqualificazione della linea 2 che collega piazzale Flaminio a piazza Mancini. I lavori, della durata prevista di 12 mesi serviranno a riposizionare la nuova sede per il tram, che transiterà unicamente su via Flaminia, senza più l'anello su via Domenico Azuni, via Emanuele Gianturco, via G.B. Vico ed avrà un nuovo capolinea tronco all'imbocco della via consolare su piazzale Flaminio. Verranno quindi installate nuove rotaie antivibrazione e antirumore, risistemate le strade e i marciapiedi, con una particolare attenzione all'arredo urbano, con la posa di lastre di basalto in aree pedonali e marciapiede e realizzata una nuova viabilità e nuovi stalli per la sosta a pagamento.
A cambiare infatti, oltre al capolinea, saranno anche i sensi di marcia di via Giovanni Battista Vico e via Gianturco. Queste due strade torneranno ad essere a doppio senso. Tra le novità ci sarà anche l’installazione di una nuova stazione del Bike Sharing Atac a piazzale Flaminio. Quest’ultimo sarà pedonalizzato e i tram si attesteranno poco prima lungo via Flaminia.
Durante i lavori il servizio verrà fornito con autobus sostitutivi, i quali manterranno gli stessi capilinea del servizio su rotaia, ma cambierà in parte il percorso. In direzione di piazzale Flaminio i bus transiteranno per viale Pinturicchio, via Pannini, via Guido Reni, via Flaminia, piazzale delle Belle Arti, via Flaminia, piazzale della Marina, via Domenico Azuni, via Emanuele Gianturco, via G.B. Vico sino al capolinea. Al ritorno invece il percorso attraverserà via Flaminia, piazzale delle Belle Arti, viale Tiziano, piazza Cardinal Consalvi, via Pinturicchio e piazza Mancini.
Con l’avvio dei lavori su piazzale Flaminio anche la linea 19 è costretta a cambiare percorso, con i tram in arrivo da Centocelle che non raggiungono più il capolinea di piazza Risorgimento ma si limitano a piazza Mancini.
È un intervento questo sulla linea 2 che tuttavia non convince tutti quanti. La spesa non sembra giustificata, soprattutto perché la linea è relativamente nuova, venne inaugurata nel 1990 in occasione dei Mondiali di Calcio e non ha mai presentato particolari problemi funzionali, risultando anzi, una delle più regolari, essendo quasi interamente in corsia preferenziale protetta. Se qualcosa andava fatto, era semmai allungarla.
Strana rimane anche la decisione di voler togliere i sensi unici in via G.B. Vico e via Gianturco dove transitano molte linee di bus. Sembra un ritorno agli anni bui dei tram a Roma quando si abbandonavano le vie di ferro per favorire l’automobile. Dal materiale informativo si capisce che il percorso verrà limitato di qualche centinaia di metri, due sensi unici saranno revocati ed i parapedonali in ferro non delimiteranno più il percorso tranviario. Ci si affida quindi alla buona volontà ed al senso civico dei romani. Si levano delle barriere e si spera che questo non faccia aumentare le infrazioni.
Dodici mesi di lavori e di interruzione del servizio non creano pochi disagi ed i lavori che hanno interessato il tragitto del tram 3 lo dimostrano. La scelta di non farli più entrare a piazzale Flaminio potrebbe avere senso se la piazza fosse interamente pedonalizzata ma, poiché le automobili transitano comunque lungo via del Muro Torto la piazza rimane ugualmente trafficata e tagliata in due da un collegamento stradale a scorrimento veloce.
A difesa del progetto c’è da dire che lungo la via Flaminia, via Gianturco e via G.B. Vico, la sosta delle automobili non è regolamentata in alcun modo quindi, forse, c’è bisogno di un intervento. Secondo quanto si evince dal progetto, alla fine dei lavori non sarà più possibile parcheggiare su via Flaminia. Altro intervento importante è quello della sistemazione dell’arredo urbano. I marciapiede sono in condizioni disastrose ed un loro allargamento con la sostituzione dell’asfalto in favore di lastre di basalto è un intervento quasi obbligatorio. Tuttavia, questo non giustifica lo stop di 12 mesi per una linea tranviaria importante e che ha trovato una sua collocazione fissa nell’intricata rete del TPL romano.
I lavori erano già inseriti nei progetti della vecchia amministrazione. Nel C.d.A. n. 65 del 15/12/2006 era stata, infatti, autorizzata una gara pubblica per l’assegnazione dei lavori di rifacimento della rete tranviaria romana della durata di tre anni per un importo totale di 24.228.000 euro. Questi soldi dovrebbero servire anche al rifacimento del capolinea di via Giolitti a Termini e alla sostituzione dei binari in via Marmorata. Entrambi i lavori ormai conclusi è già inaugurati. Tuttavia dei soldi stanziati per la sistemazione della rete tranviaria romana quelli per la ristrutturazione della linea 2 sembrano, al momento, proprio sprecati.
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