(IPM) - 10/07/2009 - Il Piemonte intende porsi all'avanguardia in Italia sulla liberalizzazione del trasporto pubblico. La presidente della Regione, Mercedes Bresso, e dall’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli hanno infatti annunciato di essere pronti a lanciare le gare per il trasporto regionale con la divisione in 5 lotti: nord-est (Vercelli-Novara-Biella-Vco), sud-est (Asti e Alessandria), sud-ovest (Cuneo), area metropolitana e un lotto interpolo costituito dalla direttrici di collegamento di media percorrenza come la Torino-Milano.
“Abbiamo cercato di chiudere un nuovo Contratto di Servizio con le Ferrovie dello Stato - chiarisce Bresso - ma le risorse non sono sufficienti. Pagavamo 177 milioni di euro, ora ne vogliono 250 per la stessa quantità e la stessa qualità di servizio, che è sotto gli occhi di chiunque in tutta Italia. Lo Stato ce ne ha assicurati 58, purché si faccia un contratto di sei anni con Trenitalia. In più, ora abbiamo un’esplicita dichiarazione di disinteresse delle Ferrovie per il trasporto pendolari, sul quale Moretti ci ha detto senza mezzi termini di non avere interess perché non rende niente. A loro non interessa, ma a noi sì. E cercheremo operatori sul mercato”.
"Nel 2008 - ha riferito Bresso - sono stati soppressi in Piemonte 5.167 treni. Il servizio è al collasso, e non posso accettare questo stato di cose. Nonostante le evidenti difficoltà che il governo e il legislatore hanno messo in campo, faremo una gara europea. Siamo sulle frontiere, e risultiamo appetibili per i grandi gruppi nazionali francesi, tedeschi e svizzeri, che ci hanno già manifestato il loro interesse. Posso capire che a Moretti interessi solo la Tav, ma non lo posso accettare".
La scelta sarà quella di mandare a gara i lotti in maniera distinta e consecutiva. A settembre potrebbe già partire la prima, le altre entro l’anno. Qualche mese in più per l’area metropolitana, perché vi sono in corso opere di potenziamento che ancora non hanno tempi e finanziamenti definiti.
“Avevamo già impostato una gara all’inizio dell’anno - prosegue la presidente - e ottenuto l'interesse di numerosi operatori, ma abbiamo dovuto sospendere tutto perché il Governo ha bloccato la possibilità di fare le gare, violando tutte le norme europee sulla trasparenza del mercato e la libera concorrenza. Ora, rivendichiamo una competenza che la Costituzione assegna alle Regioni e che quindi è nostra. Mi rifiuto di accettare l’ennesimo esempio di federalismo per abbandono: se la competenza è nostra decidiamo noi. E noi abbiamo deciso di fare le gare convinti che sia possibile avere un trasporto pendolari migliore di quello attuale”.
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