(IPM) - 03/08/2010 - La commissione istituita per l’esame delle offerte pervenute dalle società partecipanti alla gara indetta da Trenitalia per 50 nuovi treni ad Alta Velocità, dopo aver esaminato la valutazione della parte tecnica dell’offerta, ha proceduto in seduta pubblica all’apertura delle buste contenenti i prezzi.
La gara si basa sulla valutazione di una offerta con parte tecnica fino a 70 punti e parte prezzi fino a 30 punti. La commissione ha rilevato che il miglior punteggio è stato conseguito dall’ATI AnsaldoBreda/Bombardier sia per l’offerta tecnica che per quella prezzi.
Nel dettaglio i punti ottenuti da quest’ultima ATI sono stati 56,533 per la parte tecnica e 28,88 per la parte prezzi, con un costo per treno di 30,800 milioni di euro, a fronte dell’offerta Alstom che ha ottenuto 50,795 per la parte tecnica e 28,61 per quella relativa al prezzo con un costo per treno di 35 milioni di euro.
“La gara si è risolta con una bella proposta da parte di imprese che si sono spese per trovare una soluzione innovativa per la sfida lanciata, che segna la storia dei treni alta velocità. Su 70 punti di efficienza tecnica sono stati superati i 50”. E’ il commento soddisfatto dell’amministratore delegato di FS, Mauro Moretti.
"Una bella gara conclusa con punteggi elevati da parte di entrambi i concorrenti. Un traguardo importante, perché in Europa siamo gli unici ad aver fatto una gara – ha proseguito Moretti - Questo dimostra che ci sono vari modi per comprare treni: o andare dal concessionario e comprare a scatola chiusa o, come abbiamo fatto noi, dare un contributo consistente di innovazione, ancora più importante per l’Italia in questo momento di crisi. Noi condizioniamo i costruttori, gli altri, invece, li seguono”.
L’AD delle FS non ha mancato di sottolineare il fatto che ad aver conseguito il punteggio più alto sia stato un raggruppamento dove sono presenti imprese italiane. "Anche se questo non ha influito sull'esame della commissione tecnica, è importante che nel raggruppamento vincitore ci siano imprese italiane che in un momento di crisi possano cimentarsi con una sfida così innovativa come quella posta da questa gara". Infatti, "nel mondo globale si misurano sistemi nazionali e per questo è rilevante che ci sia un marchio italiano, perché - ha spiegato Moretti - fa bene in un momento di crisi ed è un'opportunità prestigiosa cimentarsi con un progetto innovativo che fa ben sperare. Alzare il livello di innovazione crea un gap positivo nei confronti di nuovi competitori, come ad esempio i cinesi”.
I nuovi treni prevedono caratteristiche molto performanti, tali da sfruttare al meglio le caratteristiche della rete Alta Velocità italiana. 360 Km/h velocità commerciale con una velocità massima di 400 Km/h, lunghezza del convoglio di 200 metri, accoppiabile con un altro treno analogo, così da aumentare da 600 a 1200 i posti disponibili. Motori lungo tutto il treno per una migliore potenza distribuita, un sistema diagnostico altamente innovativo in grado di prevedere in anticipo eventuali guasti e un innovativo il sistema di sospensioni intelligenti, in grado non solo di aumentare la stabilità e il comfort di viaggio, ma anche di scaricare sollecitazioni relativamente molto basse sull’infrastruttura, paragonabili a quelle di un treno che corre “solo” a 300 all’ora.
Il nuovo treno, ha confermato Moretti, non è destinato soltanto al mercato nazionale ma punta a correre oltre confine: le Ferrovie guardano, infatti, ad almeno 8 Paesi. "Guardiamo al blocco tedesco al blocco francese, ma anche alla Gran Bretagna e alla Spagna".
Il prototipo sarà pronto entro i prossimi 300 giorni e dopo due anni comincerà il progressivo ingresso in flotta dei convogli. Sul nome con il quale verrà battezzato il nuovo treno, Moretti non si sbilancia "lo decideremo quando firmeremo il contratto”, che avverrà entro 60 giorni dall'aggiudicazione della gara prevista dal Cda di Trenitalia& il 5 agosto prossimo.
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