(IPM) - 15/10/2010 - Non si placano le polemiche tra RFI – Rete Ferroviaria Italiana e Alstom, dopo che ieri la società francese aveva diffuso la notizia che nel corso dei test del treno Agv finalizzata all’omologazione alla circolazione sulla rete italiana dei 25 esemplari destinati a Ntv, sono stati registrati dei fenomeni di sobbalzo in un numero limitato di punti sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna”.
Nella nota Alstom spiega che “Fenomeni simili non sono mai accaduti durante i test effettuati a 300 km/h sulla linea Roma-Napoli”. Sempre secondo i francesi “Questi fenomeni sono causati dalla geometria del binario ed avrebbero potuto essere prevenuti fornendo una corretta e completa informazione e rendendo disponibili i dati geometrici del binario e potrebbero essere risolti solo attraverso una fattiva collaborazione con il gestore dell’infrastruttura ferroviaria”.
Insomma, per il costruttore d’oltralpe il problema riscontrato nei test è causato da un problema strutturale all’infrastruttura, che secondo loro, forse, non è idonea alle caratteristiche altamente prestanti del loro treno. Una valutazione questa che cerca velatamente di giustificare in maniera positiva l’esclusione dei loro convogli dalla gara per la fornitura dei nuovi mezzi AV per FS.
I problemi riscontrati comunque, precisa Alstom “ non mettono comunque in alcun modo in discussione la sicurezza dell’Agv. I test si svolgono sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (Asnf) che ha concesso la necessaria Ammissione Tecnica per Prove e riconfermato più volte la sua autorizzazione al proseguimento degli stessi’.
Non è si ovviamente fatta attendere la replica di RFI che in una nota ha puntualizzato "i fatti portati per argomentare gli anomali sobbalzi del treno Agv in prova sono semplicemente infondati. Infatti, non c’è alcuna relazione tra questi fenomeni di sobbalzo e le geometrie dei binari. Mentre questi ultimi, verificati dal treno diagnostico Archimede, risultano perfettamente nella norma in ogni loro punto, più volte il treno Agv di Alstom ha superato i limiti di accelerazione verticale massima consentita. Problemi mai registrati dagli oltre cento treni dell’operatore ferroviario Trenitalia che ogni giorno, sugli stessi binari, viaggiano a 300 km/h.
D’altra parte la stessa Ntv, nel riferire che è ripresa la sperimentazione permanendo il limite a 250 km/h, implicitamente ammette che esistono problemi non risolti sui rotabili Agv”.
“Rete Ferroviaria Italiana - prosegue la nota - nel confermare il consueto impegno verso tutti
gli operatori ferroviari che utilizzano la sua rete, ribadisce che si tratta di precisazioni improprie, diffidando ancora una volta la società Alstom dall’ingenerare false convinzioni sul perfetto stato dei binari”.
E’ quindi guerra aperta sull’Alta Velocità con un confronto molto serrato che dopo aver coinvolto direttamente FS e NTV, adesso si sta allargando anche a RFI, gestore dell’infrastruttura ma facente parte del gruppo FS, e Alstom, azienda realizzatrice dei treni AGV .Italo di NTV.
Una diatriba sulla quale è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli per il quale "Sorprende che un’impresa della levatura della Alstom abbia affermato con leggerezza che la rete ferroviaria italiana presenterebbe criticità tecniche sulla tratta Milano-Bologna.
Una affermazione grave e priva di fondamento. Basti, a tal riguardo, la circostanza che sui binari italiani transitano quotidianamente oltre 100 treni dell’Alta velocità che viaggiano nelle condizioni di massima sicurezza".
Peraltro conclude il ministro, "il nostro sistema ferroviario, è ritenuto tra i migliori al Mondo e numerose sono le richieste di mutuarne all’estero le caratteristiche tecnologiche e strutturali”.
IPM - IlPendolareMagazine © www.ilpendolare.it