(IPM) - 04/05/2010 - Venti candeline per la linea 3 della metropolitana meneghina. Era il 3 maggio del 1990 quando fu inaugurata la prima tratta sotterranea che collegava la stazione Centrale al Duomo. Per l’occasione a Milano c’era anche il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. In quei giorni la città, insieme al resto d’Italia, si stava preparando ad ospitare i Campionati Mondiali di Calcio. Progressivamente vennero aperte al pubblico le altre tratte.
La M3, la “gialla”, oggi attraversa diciassette stazioni. Percorre, senza ramificazioni, la città da nord a sud in 23 minuti circa, lungo oltre 11 chilometri tra il capolinea di Maciachini a quello di San Donato. La linea parte da Maciachini, passa da Zara, attraversa l’effervescente quartiere Isola e, dopo le frequentate Centrale, Repubblica, Turati, arriva nella "modaiola" Montenapoleone. Poi ci sono Duomo, Missori e Crocetta fino ad arrivare a Porta Romana. Da piazzale Lodi, si passa per Brenta, Corvetto e Porto di Mare fino alla Stazione di Rogoredo e il capolinea di San Donato. La linea incrocia la M1 nella stazione Duomo e la M2 nella stazione Centrale. La "gialla" è elettrificata tramite rete aerea con tensione a 1500 volt, e semiautomatica: il macchinista dispone, infatti, "solo" dell'apertura o chiusura delle porte e della partenza del convoglio.
Nel corso del 2009 più di 63 milioni di passeggeri hanno viaggiato sulla M3. La giornata più frequentata dell’anno per la “gialla” è stata il 21 dicembre quando, in prossimità del Natale, quasi 260 mila l’hanno utilizzata per i loro spostamenti. Mediamente ogni giorno sono quasi 240 mila le persone che attraversano i tornelli della M3. In servizio sulla linea anche i nuovi treni “Meneghino” decorati con la fascia gialla: due già in circolazione, un terzo in arrivo nei prossimi giorni.
A guidare le operazioni, come avviene per tutte e tre le linee, c’è una centrale operativa dedicata, una sala con monitor e comandi proprio come una cabina di regia. Orari, frequenze, comunicazioni e riparazioni: tutto parte da qui. Anche la sala, coerentemente, è colorata di giallo.
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